Nuova Riveduta:

Levitico 5:7

Se non ha mezzi per procurarsi una pecora, porterà al SIGNORE, come sacrificio per la colpa, per il peccato che ha commesso, due tortore o due giovani piccioni: uno come sacrificio espiatorio, l'altro come olocausto.

C.E.I.:

Levitico 5:7

Se non ha mezzi per procurarsi una pecora o una capra, porterà al Signore, come riparazione della sua colpa per il suo peccato, due tortore o due colombi: uno come sacrificio espiatorio, l'altro come olocausto.

Nuova Diodati:

Levitico 5:7

Se non ha mezzi per procurarsi una pecora, porterà all'Eterno, come sacrificio del peccato che ha commesso, due tortore o due giovani piccioni: uno come sacrificio per il peccato e l'altro come olocausto.

Riveduta 2020:

Levitico 5:7

Se non ha mezzi per procurarsi una pecora o una capra, porterà all'Eterno, come sacrificio della sua colpa, per il suo peccato, due tortore o due giovani piccioni: uno come sacrificio per il peccato, l'altro come olocausto.

La Parola è Vita:

Levitico 5:7

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La Parola è Vita
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Riveduta:

Levitico 5:7

Se non ha mezzi da procurarsi una pecora o una capra, porterà all'Eterno, come sacrifizio della sua colpa, per il suo peccato, due tortore o due giovani piccioni: uno come sacrifizio per il peccato, l'altro come olocausto.

Ricciotti:

Levitico 5:7

Se poi non potrà offrire un animale del gregge, offrirà al Signore due tortore o due colombini: uno per il peccato, e l'altro in olocausto.

Tintori:

Levitico 5:7

e offra due tortorelle o due colombine al Signore: una per il peccato, l'altra come olocausto.

Martini:

Levitico 5:7

Che se non potrà offerire la pecora, offerisca due tortore, o due colombini al Signore, uno per il peccato, l'altro in olocausto.

Diodati:

Levitico 5:7

E se pur la possibilità di colui non potrà fornire una pecora, o una capra, adduca al Signore, per sacrificio per la sua colpa, in ciò che avrà peccato, due tortole, o due pippioni; l'uno per sacrificio per lo peccato, e l'altro per olocausto.

Commentario abbreviato:

Levitico 5:7

Capitolo 5

Le diverse trasgressioni Lev 5:1-13

Le trasgressioni contro il Signore Lev 5:14-19

Versetti 1-13

I peccati di cui qui veniamo a conoscenza sono:

1. Un uomo nasconde la verità, quando egli è chiamato a testimoniare tutta e soltanto la verità. Se per paura di offendere l'amico o aizzarsi contro il nemico un uomo si rifiuta di dire la verità o la nasconde in parte, egli si carica di quell'ingiustizia. E se si tratta di un carico pesante, che non viene rimosso, esso porta all'inferno. Dobbiamo meditare su tutto questo quando siamo chiamati in qualsiasi occasione a testimoniare. Siamo pertanto semplici, liberi, aperti e senza equivocare. Un giuramento davanti al Signore è una cosa sacra da non spergiurare.

2. Un uomo tocca qualcosa di impuro. Il suo toccare la cosa impura contamina solo lui e se trascura di lavarsi secondo la legge per negligenza o per disprezzo la colpa morale contratta resta. Non appena Dio, per mezzo del suo Spirito, convince le nostre coscienze di qualsiasi peccato o di omissione, dobbiamo seguire subito quell'ispirazione.

3. Una persona giura senza riflettere su una cosa non buona.

La saggezza e l'accortezza ci dicono di evitare tali leggerezze. In questi casi il colpevole doveva confessare il suo peccato e portare la sua offerta; ma l'offerta non era accettata, a meno che egli non l'avesse accompagnata con la confessione e con sincera preghiera per il perdono. La confessione deve essere specifica: si deve confessare cioè quello che si fa precisamente. Sebbene l'inganno tenti tutti e molti possono pure pentirsi dopo avere peccato tuttavia dobbiamo resistere a ogni peccato. Il modo per assicurarci il perdono e difenderci contro questo peccato in futuro è confessare sempre la verità intera. Se qualcuno era molto povero poteva portare un po' di farina e sarebbe stata accettata. Questo ci insegna che nessuna povertà dell'uomo sbarrerà mai la via al suo perdono. Se il peccatore portava due colombe, una doveva essere offerta per il sacrificio della colpa e l'altra per l'olocausto. Dobbiamo perciò preoccuparci prima di fare pace con Dio e poi possiamo sperare che i nostri servizi per la sua gloria siano accettati. Per mostrare la valenza del peccato, la farina, quando offerta, non doveva essere contaminata dal gusto dell'olio o dall'odore dell'incenso. Dio, per mezzo di questi sacrifici, dava conforto a quelli che avevano commesso peccato, affinché essi non disperassero, né languissero nei loro peccati. Inoltre li ammoniva di non commettere più peccati, ricordando quanto costosa e fastidiosa fosse l'espiazione.

Riferimenti incrociati:

Levitico 5:7

Lev 5:11; 12:8; 14:21; 2Co 8:12; Giac 2:5,6
Lev 1:14,15; Mat 3:16; 10:16; Lu 2:24
Lev 5:8,9; 9:3; 14:22,31; 15:14,15,30; 16:5; Eb 10:6-10

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